"Ognuno può diventare un guaritore. Guarire è come respirare, è naturale " (Osho)
Quando e a chi è indicato l' Osho Rebalancing bodywork?
A tutti e sempre, mi viene da dire, poi rifletto e comincio a pensare che forse non e' per tutti.
Di sicuro è una buona opportunità per quelle persone che hanno voglia di vivere al meglio, essere sincere con se stesse, ripercorrere la vita fatta fino a oggi in maniera più o meno soddisfacente e darsi l'opportunità di "cambiare" laddove necessita (cambiamento di storia).
Anche le persone che si ritrovano la seguente frase in bocca: "cambierà mai?" (risposta affermativa: Si puoi farlo tu, ora, se vuoi davvero, le tecniche servono anche per questo), possono avvicinarsi con entusiasmo a questo percorso sia individualmente che al training.
Inoltre e' adatto a chi sta decidendo o e' già sulla strada della ricerca della consapevolezza attraverso l'esperienza e a chi si ritrova a pensare sempre ai possibili cambiamenti e ad agire poco o spesso alla stessa maniera…..
"Conoscendo i corpi e le energie degli altri corpi, capirai sempre di più il tuo stesso corpo, la tua energia,e come funzionano…(Osho)
A questo proposito voglio chiarire la differenza fra sessioni e training.
Le sessioni
Nelle sessioni il rapporto e' individuale. Si lavora sulla persona, si lavora sulla "corazza caratteriale" andando a "manipolare" fasce muscolari, tensioni articolari, contrazioni profonde con tecniche via via più leggere. Più si va in profondità, piu' leggero diventa il tocco. Paradosso non e' vero?
Di fatto le difese del corpo sono stratificate. Per arrivare al cuore della cipolla bisogna via via, togliere strati su strati. Quelli esterni sono più spessi e duri. Quando si arriva al cuore….Sorpresa! c'e' il vuoto.
Così per noi esseri umani…
Piu' si va al centro, sempre più c'è …"il nulla" (o il tutto). In quel nulla il tocco deve essere leggero, sensibile, quasi sensitivo, estremamente presente.
Solo in questo modo si favorisce la possibile esperienza dell'estasi, del benessere più grande, qualcuno la chiama trascendenza: "era come se non ci fosse più il corpo, mi sentivo fluttuare, mi sono sentita/o luce, calore, fuoco, libertà, felicità……." Insomma tutti gli aggettivi , gli attributi, i concetti per descrivere il meglio sulla terra. Ed ancora sono approssimazioni, perchè quello spazio è un'esperienza che le parole "sporcano", limitano.
Quello che so per esperienza vissuta in prima persona e per interposta persona (cliente) è che già nell'ambito delle sessioniindividuali quella che viene chiamata "conoscenza del chi sono io", comincia a fare capolino sotto forma di esperienza vissuta, quindi non parole prese in prestito, ma realtà vissuta.
Verità. Ognuno con la sua esperienza individuale unica, e nello stesso tempo simile, comune ad altri, condivisibile, speciale, da un lato, e molto comune dall'atro.
Questo è l'ambito dove lo straordinario diventa ordinario.
Mi rendo conto che è molto difficile trasmettere questo concetto ma io ci ho provato con le mie parole.
Con le sessioni individuali si può arrivare a cambiare prospettiva dal punto di vista fisico, ci si riallinea rispetto alla forza di gravità da cui ci siamo allontanati grazie alle nostre paure, shock, traumi fisici e psichici, che hanno causato rotazioni, compressioni, tensioni, accorciamenti, dolori, malattie.
Dal mio punto di vista c'è poi l'impatto con il fuori da noi, la realtà, che spesso è "con-causa" dei nostri traumi. Ecco perchè il training a volte diventa un lavoro necessario per completare il lavoro emozionale.
Nel training il fuoco è l'individuo in relazione al mondo esterno, l'altro da sé.
Qui sono in gioco le credenze limitanti, i condizionamenti, i giudizi, la morale sociale, chiesastica accettata come limite e non la Morale come legge Universale, innata, ecologica. La religiosità dell'essere, non la religione. Il Rispetto di sé e degli altri.
Nel training puoi imparare :
-a essere in contatto con la tua verità, riconoscerla ed esprimerla, affermarla.
– a decodificare la mappa della tua vita, e modificarla, se necessario.
– a comunicare in modo diretto ed ecologico, a rispettare la necessità di vivere in maniera integra.
– puoi fare una grande pulizia e buttar via tutto quello che oramai non ti serve più.
Questo grazie a tecniche oramai molto diffuse quali neo-bioenergetica, rebirthing, consapevolezza del movimento, danza, meditazioni di Osho e altre, Pnl, tecniche di rilassamento, counseling altro …..
Impari a "guidare" il tuo carro, la tua vita, scegli di essere responsabile della tua vita, nel rispetto della tua unicità.
Il gruppo fa da supporto. Diventa la "nuova compagnia", come quando eravamo ragazzini. Si regredisce un po', per poi ricrescere al meglio.
Chi non ha bisogno di un amico/a con cui condividere le esperienze vissute, parlare lo stesso linguaggio, confidare i propri "giudizi, pregiudizi, orgogli?"
Per due lunghi ma brevissimi anni, si ripercorrono le tappe della vita ed intanto si impara un'arte dolcissima, il massaggio, quasi senza accorgersi. Ore intense, mesi passati insieme giorno e notte, dalle 7 di mattina alle 11 di sera intensamente… saltando, sudando urlando, piangendo, ballando, ridendo, massaggiando, chiacchierando, imparando, amando odiando….ed il tempo vola via, la settimana sembra un attimo.
Si impara a trascorrere il tempo, la vita, in una nuova maniera, a sentirsi vivi 24 ore al giorno, non c'è tempo per la noia, per il lamento, per le abitudini. Il massaggio diventa il linguaggio non verbale. Le mani diventano il prolungamento del cuore, della bocca, della testa.
E' tipico per chi è nel training continuare a dire: "non mi ricordo nulla" ""non so fare niente".
Ed alla fine, eccoli lì, tutti i corsisti, bellissimi, amorevolissimi, delicatissimi, presenti, felici di dare e ricevere. E che dire dei clienti venuti da fuori? Fanno i complimenti ai loro operatori che hanno gli occhi, spesso lucidi increduli e guizzanti.
Alla fine del training li sento parlare tra loro, prendono accordi per "fare cose insieme", condividono esperienze di e lavoro…, parlano di progetti , apertura di uno spazio per…..ed io, trainer, parlo coi miei colleghi, oramai, di lavoro, non pi_ con persone che hanno tanti problemi da risolvere.
Eppure sono le stesse persone di prima, con le stesse caratteristiche, le stesse peculiarità….ma hanno una nuova luce ……una nuova prospettiva.
Sono chiacchiere? Provare per credere. O meglio, chiedere in giro a chi l'ha fatto.