Il corpo è la nostra prima casa.
Quando veniamo al mondo è il corpo, l’elemento terreno, che ci da i segnali di piacere e dolore, paura, rabbia, tristezza.
Il bisogno primario diventa il nutrimento, ed è attraverso il rapporto con me-altro da me che impariamo a capire che il bisogno parte da dentro, la soddisfazione di esso viene da fuori, per poi tornare dentro.
Il bisogno si manifesta nello stomaco, ovviamente, ma non solo.Nutrimento è anche l’amorevolezza con cui si è accuditi, ovvero presi in braccio, lavati, aiutati a “stare bene”, accarezzati, preparati a “prendere il cibo” e “digerirlo.
Mani amorevoli, attente, delicate ma “ferme”, presenti … nutrono la nostra fiducia nell’esistenza,
La fame è soddisfatta? C’è il piacere. Il latte è insufficiente, poco nutriente.. dato in maniera sbrigativa….c’è fame, c’è dolore, c’è paura di morire.
VIVERE è la priorità assoluta di ogni essere vivente.
Sin dalla fase embrionale scorre dentro di noi l’Intenzione: desiderio di vita, Sì alla vita.
Essa scorre dentro di noi sotto forma di “ritmo”, “pulsazione”.
L’operatore Osho Rebalancing si rivolge a questo ritmo, che accompagna sin dalla fase embrionale, lo sviluppo e l’organizzazione dell’essere umano in un "progetto di Salute”. La salute è innata nel Corpo.
Un corpo si forma con l’informazione innata della salute.
La salute è una forza intelligente, creatrice, guaritrice, che abbiamo dentro di noi, e si esprime attraverso e come un respiro.
Il Corpo quindi è una fonte inesauribile di conoscenza di risorse per permettere di “vivere bene”.
Purtroppo il corpo fisico viene immediatamente penalizzato dai ritmi di chi (genitori) vive, oramai, distante da questa intelligenza primaria, e viene indotto ad apprendere come “sopravvivere”, non come Vivere.
Sopravvivere può voler dire dover usare risorse preziose per una crescita equilibrata (e quindi sana) per fronteggiare “traumi”,fisici e/o emozionali.
Ma l’Intento rimane sempre lì, dentro il corpo, nel profondo… ed aspetta di essere “risvegliato”, ascoltato, di poter “portare ordine”, “portare salute”.
Un corpo non in equilibrio non è necessariamente “malato”. La cosiddetta malattia altro non è che squilibrio delle risorse della salute.