Metafora del massaggio

Parlare al corpo, questa è la metafora del massaggio.

Massaggio-messaggio?

Un massaggio altro non è che un messaggio al corpo.
Un messaggio di voglia di vivere, di andare oltre a… piacere, dolore, paura, dubbio; un messaggio di pace, finalmente.
La pace della mente.
Nel massaggio la mente è spiazzata, non sa cosa fare, dove andare.La mente…
Dopo un inizio in cui cerca di dominare farneticando, confrontando, giudicando, chiedendo, fuorviando dal momento presente… dopo un po', dicevo, regredisce, torna "a casa", ascolta il piacere dimenticato, permette anche di sentire e lasciar andare quel dolore antico e sopito del piacere dimenticato, si commuove al ricordo di "antiche carezze" rassicuranti, e permette al corpo di ricevere.

Ricevere l'attenzione di chi sta usando le mani "con l'arte dell'ascolto" e risvegliare, finalmente, l'attenzione al corpo, così spesso dimenticato.

Ci ricordiamo di avere un corpo, troppo spesso, solo nel dolore.

Quando fa male. Ed allora è paura. Paura dello sconosciuto.
Guardiamo il nostro corpo allo specchio e, difficilmente, lo guardiamo con amore, con "ringraziamento".
Lo vorremmo il più delle volte differente da quello che è. Perchè?

Perchè non riusciamo a vederne e viverne la bellezza? Esattamente così com'è. Senza volerlo cambiare, modificare, farlo simile a…

Mentre scrivo, guardo un vecchio ulivo che da almeno 100 anni è lì, esattamente dov'è.
Ha un tronco tutto attorcigliato, è basso (dove vivo crescono bassi con fronde larghe e pendenti), tozzo. I suoi rami si elevano per poi ricadere verso terra. Le foglie bicolori sono in continuo movimento per il vento..
Mi trasmette forza,fiducia, stabilità, agilità, intelligenza.
In questa terra (creta) l'ulivo (e la palma) e' il simbolo della fenice, perchè, anche se bruciato, tagliato, spezzato, (finchè ci sono radici) … ricresce impavido.
Quando riceve un po' d'acqua ho la sensazione che brilli, che rida..
L'acqua per l'albero è come il massaggio per l'uomo.
Linfa vitale.

Il corpo oggetto o soggetto?

Oggi nel nostro mondo  il corpo è ridotto a merce, un involucro da abbellire, torturare, incartare con vestiti "fascia", scarpe di gomma artificiale o trampoli perniciosi per la postura, da coprire con polveri, creme, colori artificiali.
Il corpo manichino per attirare, per mostrare. Il corpo soggetto è qualcosa da usare per…o nascondere, contraffare. Diventa oggetto.

Ricordo una modella che veniva a farsi massaggiare, molto "bella" nei lineamenti e gesti. Era giovane ,23 anni, aveva già il seno rifatto e portava una catenella in vita "perchè non poteva ingrassare" oltre…
E ricordo anche una giornalista un po' avanti con gli anni, rifatta qua e là, che mi chiedeva se il massaggio avrebbe potuto "ridare tono" ai muscoli cadenti delle braccia. Quelli che nell'aerobica chiamano "le tendine"…
Già, perchè poi arriva il tempo in cui il tempo della fioritura è finito e allora ecco che il corpo è sottoposto a torture chirurgiche per continuare ad apparire quello che era.
Purtroppo la chirurgia non può rifare tutto. Allora arriva il malessere, la depressione, i farmaci per allentare l'ansia, l'angoscia esistenziale.
Con la sfioritura del corpo ci sentiamo depauperati della vita stessa. Incredibile!

Difficilmente riusciamo ad accompagnare il corpo con riconoscenza nel suo divenire, ringraziarlo del carico di lavora che sopporta per noi, con umiltà.

Peccato, perchè il corpo è una bella metafora del senso della vita.
Il corpo aiuta a crescere dentro, perchè è saggio, conosce, sa.

Massaggiare un corpo vuol dire ascoltarne la storia,quella vera, spesso segretata ai più.

Toccare un corpo col massaggio è un onore. Saperlo ascoltare ancora di più.
Toccare ogni centimetro quadrato è spesso un percorso di meraviglia e scoperta sia per chi tocca che per chi riceve.
Il massaggio è un arte vecchia quanto è vecchio l'uomo.
Credo sia l'arte dell'amore e della conoscenza (quella vera), della guarigione.
Un'arte volutamente oscurata, deviata, colpevolizzata, strumentalizzata, dimenticata

Quando iniziai a lavorare a milano, negli anni ottanta, (pensate!), offrire un massaggio equivaleva "offrire sesso".
Ancor oggi per alcuni è così, anche se con la new age, la parola "massaggio" si è diversificata.
Oggi ci sono centinaia di offerte di "stili di massaggio":

  • massaggio reiki
  • massaggio californiano
  • massaggio thailandese
  • riflessologia plantare
  • massaggio prenatale
  • massaggio energetico
  • massaggio rilassante
  • massaggio olistico
  • massaggio con le pietre calde
  • massaggio con i cristalli
  • massaggio con la luce
  • massaggio con gli olii essenziali
  • massaggio profondo
  • massaggio connettivale
  • massaggio joint release
  • massaggio reichiano
  • massaggio posturale
  • massaggio chu ha ka
  • massaggio rolfing
  • massaggio oshorebalancing

Questi sono quelli che conosco in prima persona, ma sono chiamati in tanti altri modi.

Tanti nomi, spesso solo commerciali, dietro a cui stanno, a volte, culture vecchie di secoli, o "scoperte" relativamente recenti, tutte con un unico obiettivo: "guarire", riunire il "corpo-mente-anima".
Il massaggio è semplicemente un massaggio.
La persona sceglie il massaggio per una qualunque motivazione. Spesso per motivi "fisici". Per dimagrire, per la circolazione, per drenare, per dolori cervicali, per dolori articolari, per la vita stressata che conduce, per la depressione…
Per il fatto stesso che sceglie il massaggio, vuoi perchè lo ha suggerito il medico, l'amica, l'ha saputo da..
comunque il massaggio "farà bene".

Il massaggio non è "placebo". Il massaggio è con-tatto.
Il contatto è guarigione.
Quale che sia quello che le persone scelgono è sempre una buona strada per tornare a se stessi, a riappropiarsi del proprio corpo e della propria mente e anima.

Più si sta a contatto col proprio corpo, lo si ascolta e asseconda, più è possibile diventare "uno".
Finchè corpo-mente-anima sono separate, il corpo dovrà diventare il loro silenzioso portavoce.

La sola lingua che conosce è la funzione. Per cui sarà attraverso il linguaggio della malattia che comunicherà.
Personalmente ritengo che più si va a fondo a curare la divisione in cui siamo cresciuti, più si favorisce il processo di guarigione profondo.

Ci si può arrivare con tecniche verbali, utilizzando ancora una volta solo la mente (vedi tecniche quali la neurolinguistica), o l'ipnosi, o l'analisi classica, o quella sistemica, o quella transazionale.

A me sono servite entrambe le vie per "tornare a casa", a me.
Prima ho intrapreso quella "verbale". e mi ha dato tanto.
Quando ho osato mettere in gioco il mio corpo … con tecniche quali la bioenergetica, il rebirthing (il respiro circolare), il massaggio … prima si è scatenato il panico, la confusione.

Poi, piano piano è arrivata la pace e ho cominciato a fare i primi passi nella Conoscenza.
Per questo ho deciso di imparare a fondo quest'arte e condividerla, diffonderla attravero la formazione di operatori sensibili e attenti.
"Operatori dell'anima attraverso il massaggio Osho Rebalancing"
Formazione che prevede un percorso di lavoro su di sè.

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