Dopo un ciclo di sessioni….dal mio punto di vista, c'è l'impatto con il fuori da noi, la realtà, che spesso è "con-causa" dei nostri traumi.
Ecco perchè il training a volte diventa un lavoro necessario per completare il lavoro emozionale.
Nel training il fuoco è l'individuo in relazione al mondo esterno, l'altro da sè.
Qui sono in gioco le credenze limitanti, i condizionamenti, i giudizi, la morale sociale, chiesastica accettata come limite e non la Morale come legge Universale, innata, ecologica. La religiosità dell'essere, non la religione. Il Rispetto di sé e degli altri.
Nel training puoi imparare :
-a essere in contatto con la tua verità, riconoscerla ed esprimerla, affermarla.
-a decodificare la mappa della tua vita, e modificarla, se necessario.
– a comunicare in modo diretto ed ecologico, a rispettare la necessita' di vivere in maniera integra.
– puoi fare una grande pulizia e buttar via tutto quello che oramai non ti serve piu'.
Questo grazie a tecniche oramai molto diffuse quali neo-bioenergetica, rebirthing, consapevolezza del movimento, danza, meditazioni di Osho e altre, Pnl, tecniche di rilassamento, counseling …..
Impari a "guidare" il tuo carro, la tua vita, scegli di essere responsabile della tua vita, nel rispetto della tua unicità.
Il gruppo fa da supporto. Diventa la "nuova compagnia", come quando eravamo ragazzini. Si regredisce un po', per poi ricrescere al meglio.
Chi non ha bisogno di un amico/a con cui condividere le esperienze vissute, parlare lo stesso linguaggio, confidare i propri "giudizi, pregiudizi, orgogli?"
Per due lunghi ma brevissimi anni, si ripercorrono le tappe della vita ed intanto si impara un'arte dolcissima, il massaggio, quasi senza accorgersi. Ore intense. Mesi passati insieme giorno e notte, dalle 7 di mattina alle 11 di sera intensamente… saltando, sudando urlando, piangendo, ballando, ridendo, massaggiando, chiacchierando, imparando, amando odiando….ed il tempo vola via, la settimana sembra un attimo.
Si impara a trascorrere il tempo, la vita, in una nuova maniera, a sentirsi vivi 24 ore al giorno, non c'è tempo per la noia, per il lamento, per le abitudini. Il massaggio diventa il linguaggio non verbale. Le mani diventano il prolungamento del cuore, della bocca, della testa.
E' tipico per chi e' nel training continuare a dire: "non mi ricordo nulla" ""non so fare niente".
Ed alla fine, eccoli lì, tutti i corsisti, bellissimi, amorevolissimi, delicatissimi, presenti, felici di dare e ricevere. E che dire dei clienti venuti da fuori? Fanno i complimenti ai loro operatori che hanno gli occhi, spesso lucidi increduli e guizzanti.
Alla fine del training li sento parlare tra loro, prendono accordi per "fare cose insieme", condividono esperienze di e lavoro…, parlano di progetti , apertura di uno spazio per…..ed io, trainer, parlo coi miei colleghi, oramai, di lavoro, non più con persone che hanno tanti problemi da risolvere.
Eppure sono le stesse persone di prima, con le stesse caratteristiche, le stesse peculiarità….ma hanno una nuova luce ……una nuova prospettiva.
Sono chiacchiere? Provare per credere. O meglio, chiedere in giro a chi l'ha fatto.