Le dieci sessioni di Rebalancing sono le tappe di un viaggio. Se fossimo in un agenzia di viaggi, pur essendo “mete” conosciute non potremo mai conoscere in anticipo che tipo di panorama ci sarà, chi o cosa incontreremo. E’ un depliant senza foto, ma solo con indicazioni. Proprio come una mappa del tesoro. Questo è il “contratto” tra il rebalancer ed il cliente.
Puoi vedere le sessioni anche come delle “ritualità creative”. Ogni sessione, anche se codificata e utilizzata da decine di anni, è un atto co-creativo tra il rebalancer e il cliente. L’esplorazione di specifiche aeree del corpo, il ritmo e la manualità, sono come una sorta di mappa (le indicazioni). Ma l’intensità, il “colore” e l’uso creativo della consapevolezza (il Sentire) sono variabili che rendono ogni sessione una “ritualità” artistica. Ogni tappa del viaggio è originale e unica.
Ogni sessione è anche un modo per entrare in connessione con specifici temi, energie o archetipi. Non è raro che la notte, dopo aver ricevuto o dato una sessione, sognare personaggi e/o ambientazioni particolari. Oppure svegliarsi la mattina con un umore nuovo oppure “antico”. Il cliente viene invitato a non attaccarsi a questi “sassolini” lungo il percorso, ma semplicemente ad osservare e procedere nel suo viaggio.
L’inconscio corporeo viene stimolato attraverso dieci sessioni e ogni sessione è l’incontro con una parte di Sè. L’esplorazione avviene sopratutto attraverso il contatto. Le parole, se emergono, sono del cliente, il rebalancer invita l’inconscio corporeo a parlare attraverso sensazioni, immagini, o l’emissione di suoni.
Anche per questa ragione è importante che il cliente rimanga vigile e presente per la maggior parte della sessione. I processi catartici sono accolti ma non suggeriti. Inoltre l’esperienza ci ha insegnato che la suggestione per una catarsi “spettacolare” sono spesso frutto di proiezioni (del terapista) o nel migliore del casi si tratta di “giochi difensivi”.
La catarsi è una purificazione, una manifestazione naturale e fisiologica. Lo “spettacolo” non è necessario. L’effetto energetico di una catarsi “sincera” è spesso accompagnato da una sensazione di leggerezza, di gioia o di rilassamento profondo.
Nelle sessioni, il cliente (ed il rebalancer) ha necessità di ritrovare uno spazio “pulito” da ogni forma di proiezione (anche da quelle professionali), in questo modo il suo inconscio potrà finalmente creare, esprimere, emettere, piuttosto che assorbire o registrare o imitare l’energia dell’ambiente circostante, come già accaduto nella sua infanzia.
Le intuizioni (insight) significative possono accadere durante o dopo una sessione, ma non importa in quale contesto (sessione) siano accadute, l’importante è connettersi con la propria “voce” intuitiva e riprendere il dialogo con il proprio Se corporeo.